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attività e progetti

CINEFORUM 2016 - Presentazione

descrizione attivita'

“Je est un autre”
Alterità e immagine nel cinema postcoloniale europeo


Il progetto “Cineforum” ha come obiettivo quello di smascherare, attraverso la potenza semantica ed evocativa del linguaggio filmico, alcuni vizi della nostra società sulla rappresentazione dell’Altro e di contribuire a colmare così uno dei tanti “buchi” che caratterizzano il rapporto della coscienza e dell’immaginario collettivi italiani con l’alterità. “Mai davvero decolonizzata, la memoria pubblica nutre il presente con i detriti di un passato non elaborato e non sottoposto a critica: la xenofobia e il razzismo attuali riproducono immagini, modi di dire, cliché, stereotipi e pregiudizi che appartengono ai repertori dell'antisemitismo e dell'antiziganismo storici come del razzismo coloniale e fascista. [in Italia, ad esempio, vige ancora] il pregiudizio nazionale secondo il quale la normalità si identifica con il cittadino "bianco" e "autoctono". Siamo in un paese, infatti, ove la vera normalità, cioè il "métissage" è spesso denegata o rimossa, ove il "colore", la provenienza, le origini sono ancora criteri distintivi che definiscono i confini della nazionalità e della cittadinanza, ove
i figli e i nipoti degli ex immigrati sono detti di "seconda" o di "terza generazione", in definitiva considerati in base allo stigma dell'origine immigrata dei loro ascendenti." (Annamaria Rivera)
La proposta di quest’anno si inserisce dunque, più ampiamente, in un percorso
ideale di educazione -attraverso lo specifico del linguaggio cinematografico - alla
cittadinanza attiva e democratica, poiché è indubbio che il razzismo dei nostri
tempi, molto spesso dissimulato e rimosso, è innanzitutto istituzionale, mediatico
e “ordinario”, nascosto cioè tra le pieghe delle politiche sull’immigrazione,
solitamente trattata come questione di sicurezza e ordine pubblico, e della
normativa che la regola, caratterizzata dal massiccio ricorso allo strumento penale
e di polizia. Infatti, “a spiegare perché e come, nonostante la morfologia
complessa e pluralista dell’Italia odierna, il Paese continui a rappresentarsi per lo
più come autoctono e ‘bianco’, e ad escludere le persone di origine immigrata
dagli ambiti più vari dello spazio pubblico, c’è tutto questo e altro: una
legislazione, come si è detto, dal carattere più repressivo e discriminatorio che
inclusivo ed egualitario, ma anche l’assenza di un modello di ‘integrazione’ chiaro
e definito, lo spirito provinciale, un senso civico e una coscienza democratica
alquanto incerti, la storica debolezza, frammentarietà, incoerenza delle politiche di
Welfare State, infine la novità e la rapidità relative con le quali l’Italia diviene un
crocevia migratorio, per usare la formula del sociologo Enrico Pugliese” (A.
Rivera)

Programma:


28 gennaio 2016
Io sto con la sposa (genere: docu-fiction)
di Augugliaro, Del Grande, Al Nassiry (2014, 89’)

25 febbraio 2016
Il sale della terra (genere: documentario, biografico)
di Salgado,Wenders (2014, 110’)

31 marzo 2016
Un tocco di zenzero (genere: drammatico)
di (2003, 108’)

28 aprile 2016
London River (genere: drammatico )
di Rachid Bouchareb (2009, 87’)


In allegato la presentazione del Progetto CINEFORUM 2015-2016.

docenti referenti

prof.ssa Annalisa Cervone
prof.ssa Evelina Pignatiello
prof.ssa Maria Virginia Crisci
prof. Piero La Brocca

data pubblicazione

22 gennaio 2016

allegati
Proiezioni_e_date.pdf (342.51 KB)
cineforum_2015_16.pdf (370.19 KB)

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